The Inbounder 2016: due giorni di marketing a Valencia
Iniziamo ad animare queste pagine. E iniziamo con un breve resoconto della mia recente trasferta a Valencia per The Inbounder, “the greatest European Inbound Marketing event”. Non so se sia il migliore, ma posso dire senza timore di essere smentito, che si è trattato di uno dei migliori a cui abbia partecipato.
Inizio dalla fine, con un plauso agli organizzatori, ai relatori e alla città di Valencia, perché mi hanno permesso di trascorrere delle giornate eccellenti sotto ogni punto di vista.
Ma veniamo all’evento: due giornate intense, con relatori internazionali di alto profilo che hanno toccato varie tematiche del marketing digitale, fornendo spunti interessanti e rendendo accessibili aspetti complessi anche a chi tra il pubblico non aveva particolari skills tecniche.
SEO, content, analytics e customer journey sono stati gli argomenti trattati maggiormente, ma il vero filo conduttore è stato l’approccio consumer-centrico.
Con il costante mutamento della tecnologia, cambiano altrettanto rapidamente i comportamenti delle persone, per cui chi si occupa di marketing deve essere in grado di presidiare, analizzare e comprendere molteplici aspetti per operare le scelte migliori:
- deve capire cosa emoziona le persone;
- deve anticipare le loro esigenze;
- deve presidiare i luoghi (touch point) in cui posso trovare i competitors;
- deve attivare delle modalità di rewarding e loyalty programs.
Le aziende stesse sono soggette ad una trasformazione: la digitalizzazione è ormai una necessità per sopravvivere, è un percorso che va affrontato, non è più tempo per procrastinare. Anche se, difronte a certi player, la lotta può apparire impari, lo spazio per stare sul mercato si può trovare focalizzando gli sforzi sugli asset che rappresentano un vantaggio competitivo.
Concludo con le parole di Félix Muñoz:
“Non si tratta di fare marketing digitale. Facciamo marketing in un mondo digitale”